"Questa malattia mi ha trapiantata in un altro mondo, il mondo dei malati, un'esperienza dura Signore, una realtà difficile da accettare che mi ha fatto toccare con mano la fragilità e la precarietà della mia vita, mi ha liberata da tante illusioni. Ora guardo tutto con occhi diversi: quello che ho, che sono, non mi appartiene, è un tuo dono. Ho scoperto cosa vuol dire dipendere, aver bisogno di tutto e di tutti e di non poter far nulla da sola. Ho provato la solitudine, l'angoscia e la disperazione ma anche l'affetto, l'amore e l'amicizia di tante persone. Signore, anche se è difficile, ti dico: sia fatta la tua volontà, ti offro le mie sofferenze e le unisco a quelle di Gesù. Ti prego, benedici tutte le persone che mi assistono e tutti quelli che soffrono con me e, se vuoi, dona la guarigione a me e agli altri, amen"

In suffragio della nostra amatissima Silvia Tomassini
(Padre Gian Marco Mattei)